La Chiave Orgonica

Manifestazione del 18 aprile a Bologna, la bufala dell’anno

Cari lettori, come ben saprete a Bologna il 18 aprile 2015 si è tenuta la “Manifestazione Nazionale contro le Scie Chimiche”, un evento che sulla carta avrebbe dovuto dare uno scossone all’opinione pubblica, ma che invece è stato l’ennesimo e subdolo strumento della disinformazione di stato targata CICAP per gettare fango e vergogna sui veri scienziati e ricercatori indipendenti che sacrificano la loro vita per trovare la verità.
Fortunatamente uno dei pochi gruppi rimasti composto da attivisti veri è intervenuto sbiancando tutti, e varie testate giornalistiche indipendenti hanno trattato l’argomento smascherando questa meschina mossa del governo e dei servizi segreti.
Ciò che è però sfuggito a molti è il vero obiettivo di tale evento: far passare in sordina la vera marcia globale contro le scie chimiche del 25 aprile.
La data scelta per Bologna non è stata dettata dal caso, ma è servita a coprire la vera manifestazione subito successiva, e a deviare l’attenzione nazionale verso una farsa carnevalesca.
Il risultato, purtroppo per noi, è stato dei peggiori, e infatti qui in Italia ben pochi hanno pubblicizzato la marcia globale e quasi nessuno ha aderito proprio perché c’è stata confusione tra i due eventi. A nulla è servito il tentativo dei veri gruppi di divulgazione di fare chiarezza sulla vera natura della manifestazione del 18. Ormai l’opinione pubblica aveva la sua idea ben radicata e la gente sveglia ancora confusa per l’accaduto non si è resa conto della vera manifestazione del 25.

Quanto è accaduto ha una gravità molto alta e ci dimostra quanto in Italia sia capillare il sistema di controllo CICAP, da non lasciar scampo nemmeno tra i gruppi di attivisti, che sempre più spesso di scoprono complici del grande inganno.
La marcia globale del 25 aprile sarebbe stata un’ottima occasione per mostrare ai nostri compatrioti dormienti quanto sia sentito il fenomeno delle scie chimiche e della geoingegneria nel mondo.

Degno di nota è lo strano comportamento dell’ormai noto gatekeeper R. M., che oltre a non menzionare neanche per sbaglio la marcia globale del 25 ha provveduto a fornire appigli a tutti i suoi complici disinformatori per deridere la manifestazione di Bologna, omettendo però che si è trattato di un evento organizzato dai poteri forti.

Tenete gli occhi ben aperti e cerchiamo tutti di evitare che succeda ancora ciò che è accaduto, i disinformatori di stato non devono averla vinta.