La Chiave Orgonica

È giusto accogliere i clandestini extraterrestri?

Carissimi e dolcissimi fratelli terrestri, sono Peppe Pluton, amico delle genti intergalattiche e araldo del popolo che noi terrestri conosciamo come Pleiadiano.
Quest’oggi sono qui per rispondere a tutti voi ad una domanda che mi viene posta molto spesso e cioè, come da titolo, se è giusto o meno spalancare le nostre essenze e accogliere nell’amore i fratelli dello spazio.
La situazione è abbastanza spinosa, soprattutto perché molti terrestri sono restii ad accogliere clandestini umani, figuriamoci extraterrestri. Va anche considerato però che sempre più persone sono aperte alla vibrante e viscerale energia cosmica dell’amore e intrecciano rapporti sentimentali con gli alieni.
Ho già approfondito in più occasioni la questione che esula il sesso o l’amicizia comuni ma riguarda una condivisione più alta e profonda di sensazioni e consapevolezze.
Oggi voglio affrontare la questione etica dell’accoglienza di entità extraterrestri.
Innanzitutto è bene specificare che esistono diverse motivazioni che spingono gli extraterrestri ad emigrare verso il nostro pianeta e tra le più comuni vi sono la perdita della propria patria, conflitti intergalattici, ricerca di conoscenza e amore e il più temuto controllo della terra.
Senz’altro i nemici dell’accoglienza extraterrestre sono mossi dalla paura di una dominazione, che purtroppo è più reale che mai, ma questi ultimi sbagliano facendo di un’erba un fascio. Non possiamo negare accoglienza ai fratelli dello spazio per colpa di quella percentuale di alieni negativi, alzare barriere planetarie ci toglierebbe la possibilità di crescere e imparare concetti molto elevati.
Il controllo capillare e occulto delle serpi draconiane è purtroppo un problema serio, come le innumerevoli installazioni dei grigi, ma bisogna anche dire che questo genere di problemi vanno oltre le nostre capacità gestionali e senza un aiuto esterno non potremo mai ridolvere questo problema venuto anch’esso da fuori.
Bisogna anche tenere presente che un giorno le parti potrebbero onvertirsi costringendoci ad emigrare verso altri pianeti, e in quel caso aver teso la mano a fratelli bisognosi potrebbe aprirci le porte a accordi intergalattici.
Il mio consiglio è quello di non farvi indurire dalla paura e di alimentare sempre la fiamma dell’amore dentro di voi, di nutrire un minimo di diffidenza nei vostri primi contatti con nuove razze o gruppi alieni sconosciuti ma di aprirvi al caldo e avvolgente amore cosmico una volta sincerati della loro natura positiva.

Siamo tutti abitanti dell’Universo e più ampiamente il Tutto, non dobbiamo farci sopraffare dalla paura che spinge ad allontanarci gli uni dagli altri ma dobbiamo tutti stringerci nell’amore e nel calore pulsante dei nostri corpi nudi irradiati dai flussi vibranti di essenza cosmica di luce.