La Chiave Orgonica

Bario al posto del cloro in piscina: ce lo chiede l’Europa


È UNA VERGOGNA! Come se non bastasse all’Europa toglierci la sovranità monetaria e imporci leggi che nessun cittadino italiano ha votato, ecco la nuova direttiva che arriva direttamente da Strasburgo: dall’estate prossima anche l’Italia dovrà adattarsi alle leggi comunitarie e nelle piscine pubbliche al posto del cloro l’acqua verrà “disinfettata” con bario e manganese. La nuova miscela, già in sperimentazione in alcune piscine del nord Europa, ci viene imposta con la scusa della maggiore carica antibatterica, quando in realtà il suo scopo è ben altro.

La direttiva UE è passata senza che quasi nessuno se ne accorgesse. Il primo ad intuire qualcosa di strano è stato all’inizio di giugno il noto ricercatore indipendente svedese Alvine Kvist che dopo aver passato la giornata in piscina è tornato a casa con gli occhi arrossati e la pelle particolarmente squamosa. Insospettito dalla reazione del proprio corpo, ha pensato di tornare nottetempo nella stessa piscina per prelevare di nascosto un campione di acqua e portarlo in un laboratorio indipendente. Le analisi chimiche non hanno lasciato dubbi: nessuna presenza di cloro, in compenso alte percentuali di bario e di manganese. Confrontandosi con altri ricercatori europei e scoprendo casi analoghi, Alvine Kvist ha trovato tra le direttive comunitarie il comma 22 dell’europarlamentare tedesco Josef Heller che regola le componenti chimiche da usare nei luoghi pubblici.

Il cloro in piscina è utilizzato dagli anni Cinquanta, ovvero dall’inizio dei tentativi di manipolazione mentale da parte dei governi ombra. All’epoca si considerava un elemento valido e tecnologicamente avanzato: le persone andavano in piscina e il cloro le affaticava, sia mentalmente che fisicamente, rendendole deboli e docili. Con l’andare del tempo si scoprirono nuove tecniche, più moderne, efficaci e in grado di indurre manipolazione mentale a livello più profondo, ma il cloro non venne mai sostituito dalle piscine, più che altro per “tradizione”, mentre le nuove misture venivano utilizzate altrove (fluoro negli acquedotti, mix di vario genere nelle scie chimiche, OGM negli alimenti, eccetera). Ora pare che per il cloro sia giunta la sua fine. Le ricerche di Alvine Kvist hanno rivelato che il suo corpo è stato inquinato dal bario per osmosi nello stesso istante in cui ha fatto il primo tuffo: solo la presenza di un Golden Chembuster in casa sua gli ha permesso di mitigare gli effetti negativi di tale sostanza nel suo corpo.

E il manganese? Secondo Kvist serve soprattutto per mantenere il colore blu all’acqua, ma ha anche un altro effetto collaterale: il manganese infatti, in presenza di liquidi umani, tende a colorarsi di rosso. L’Unione Europea ci toglierà anche la libertà di urinare in piscina! Ricordate che potete riconoscere le piscine in fase di sperimentazione se dopo un bagno uscite dall’acqua con occhi rossi e pelle squamosa. Al momento per opporci non possiamo fare molto: andare in piscine private certificate anti bario, o se ci accontentiamo di qualcosa di piccolo acquistare una piscina gonfiabile e installarla sul nostro terrazzino, dopo aver depurato l’acqua dal fluoro. La soluzione definitiva è però una sola: uscire presto da questa Unione Europea che serve solo ad avvelenare il popolo italiano.